Sotto inchiesta spray e diffusori per ambiente e gli oli essenziali che utilizziamo al loro interno. Ma davvero gli oli essenziali sono inquinanti? Proviamo a fare chiarezza partendo come al solito dal principio di questa storia.
A dare l’allarme l’Anses, ovvero l’Agenzia francese per la salute e la sicurezza che, in seguito a indagini effettuate a partire dal 2017, ha ora pubblicato i dati che riguardano l’esposizione a questi prodotti. Sotto inchiesta anche loro, gli oli essenziali. Ebbene sì. E subito ci si chiede come è possibile che anche gli oli essenziali, quelli veri, quelli puri, siano considerati inquinanti dell’ambiente?
Gli oli essenziali sono inquinanti perché fonte di COV
Sarebbero i Composti Organici Volatili (COV molto spesso abbreviati) la ragione di tale preoccupazione. Questi composti organici volatili includono una moltitudine di sostanze, tra cui numerosi composti chimici quali idrocarburi alifatici, aromatici e clorurati, nonché aldeidi, terpeni, alcooli, esteri e chetoni. Perché ce ne preoccupiamo? Quale il loro impatto sull’ambiente?
I composti organici volatili svolgono un ruolo chiave nella chimica a breve termine della troposfera e determinano un importante impatto sui cambiamenti globali, inclusi i cambiamenti climatici.
Analizzata dunque in quest’ottica, anche gli oli essenziali sono certamente fonte di COV, per la precisione nel loro caso si tratta di composti organici volatili biogenici in contrapposizione ai COV antropogenici (composti organici volatili emessi da attività umane come ad esempio i derivati del petrolio). Persino il Limonene, terpene rappresentativo in aromaterapia rientra nella Lista dei COV! Come molti altri terpeni fratelli (α-pinene, β-pinene, sabinene e via discorrendo).
Equilibrio e Parsimonia: la Base di ogni Ragionamento Logico in Aromaterapia
Ed ecco che giungiamo alla solita quanto ovvia conclusione, equilibrio e parsimonia in aromaterapia rappresentano la base di ogni ragionamento logico! EQUILIBRIO E PARSIMONIA!!
Gli oli essenziali sono certamente preziosi, visti i loro numerosi impieghi e i loro infiniti benefici, nella misura in cui se ne fa un uso responsabile ed equilibrato. Gli eccessi in aromaterapia sono banditi! O almeno dovrebbero esserlo.
Non è pensabile lasciare acceso un diffusore dalla mattina alla sera pensando esclusivamente di beneficiare degli oli che ne sono all’interno. Alla stessa stregua di come sarebbe considerato inaccettabile ingurgitare un flacone di un fitoterapico qualsiasi pensando di raddoppiarne i benefici tanto conclamati.
E’ importante ricordare tra le altre cose che non tutti gli oli essenziali sono idonei alla diffusione ambientale. E non perché siano oli essenziali di scarsa qualità badate bene! Quanto piuttosto perché è impensabile, per chi pratica la vera aromaterapia, diffondere nell’ambiente una Gaultheria piuttosto che un Origano compatto o una Santoreggia montana o ancora un Timo a chemotipo Timolo! Molti altri potremo aggiungere all’elenco in verità come mettiamo spesso in guardia.
Tutto è Veleno, Niente è Veleno
Affermava Paracelso: “Tutto è veleno, niente è veleno”. E in aromaterapia non sfuggiamo a questo assioma. Ciò che fa la differenza è la dose e la modalità di impiego corretta. Parliamo di prodotti incredibilmente concentrati e potenti in grado di comunicare con l’organismo a molteplici livelli. Diffidate di chi vi invita alla leggerezza perché naturali, perché di eccellente qualità, perché puri!
Gli oli essenziali sono sicuri solo quando si è in grado di scegliere il metodo di applicazione più corretto (diffusione ambientale, utilizzo topico, suffumigi, bagni aromatici, uso interno, ecc.) per quel dato olio. Ovvero quando l’individuo che ne fa uso dispone delle conoscenze adeguate.
Ecco perché noi di AromaScience non finiremo mai di auspicare un nuovo modo di concepire l’aromaterapia e di porsi in relazione con gli oli essenziali. Perché una professione non si improvvisa, la si studia!
Chiudiamo ricordando poche sane regole di diffusione per minimizzare gli effetti avversi per l’uomo e l’ambiente:
- Effettua sempre cicli brevi (30 minuti son più che sufficienti)
- Assicurati di utilizzare solo prodotti puri, non adulterati.
- Accertati che quell’olio essenziale preveda un impiego diffusivo. In generale tieni conto che oli essenziali ad alto contenuto di fenoli o chetoni sono inadatti all’inalazione e potenzialmente irritanti per le vie respiratorie. Ebbene sì! Anche una menta piperita non è idonea all’uso diffusivo per gli effetti potenzialmente neurotossici dovuti all’elevata quota di chetoni presenti al suo interno. Se la usi ricordati di miscelarla ad altri oli essenziali in sinergie diffusive nelle quali sia quota minima, mai maggioritaria.
- Utilizzali quando ne avvisi una reale necessità, gli oli essenziali non nascono per un uso continuativo nel tempo alla stessa stregua di come non ci sogneremo mai di assumere per una vita intera una tachipirina o qualsivoglia altro farmaco o rimedio fitoterapico!
E se vuoi saperne di più ti aspettiamo ai nostri eventi formativi live per apprendere una sana e corretta aromaterapia.