Di lui abbiamo discorso già in passato in riferimento al COPAIBA che ne è la fonte principale in Aromaterapia, eppure non solo il copaiba è fonte di beta-cariofillene. Un attivo STRAORDINARIO del quale non finirò mai di discorrere.
Il β-cariofillene è un sesquiterpene biciclico ampiamente distribuito nel regno vegetale. Recenti studi scientifici hanno fornito prove circa il ruolo protettivo del beta-cariofillene nelle cellule animali, evidenziandone un possibile futuro utilizzo come strumento terapeutico.
I risultati sperimentali hanno mostrato la CAPACITA’ del beta-cariofillene di RIDURRE I MEDIATORI PRO-INFIAMMATORI come il fattore di necrosi tumorale alfa (TNF-α), l’interleuchina-1β (IL-1β), l’interleuchina-6 (IL-6), il Nuclear Factor kappa B (NF-κB), migliorando PATOLOGIE CRONICHE caratterizzate da infiammazione e stress ossidativo.
Questo sesquiterpene inoltre è un potente agonista selettivo del recettore dei cannabinoidi di tipo 2 (CB2). Ed è proprio attraverso il legame con i recettori CB2 che si rafforza ulteriormente l’azione antinfiammatoria a lui ascritta.
Negli studi finora accumulati sul β-cariofillene abbiamo prove di benefici sull’obesità, sulle malattie del fegato, sul diabete, nelle malattie cardiovascolari, NELLA GESTIONE DEL DOLORE (in questi casi questa molecola fa realmente la differenza!!), nonché in altri disturbi del sistema nervoso. Straordinario immaginare quanto versatile sia questa molecola e gli oli essenziali che ne sono ricchi.
Dove puoi rintracciare beta-cariofillene in aromaterapia?
Dove puoi rintracciare questo attivo in aromaterapia? In primis senza dubbio nell’olio essenziale di 𝗖𝗢𝗣𝗔𝗜𝗕𝗔 (circa un 60%), dunque anche nell’OE di 𝗣𝗘𝗣𝗘 𝗡𝗘𝗥𝗢 (circa un 20%), nell’OE di 𝗠𝗘𝗟𝗜𝗦𝗦𝗔 (circa un 10-15%), nell’OE di 𝗞𝗔𝗧𝗔𝗙𝗥𝗔𝗬 (circa un 10%), nell’OE di 𝗖𝗛𝗜𝗢𝗗𝗜 𝗗𝗜 𝗚𝗔𝗥𝗢𝗙𝗔𝗡𝗢 (circa un 5-10%). Ti ricordo che in piccole tracce questo attivo può essere presente anche in altri OE, come ad esempio l’OE di 𝗜𝗡𝗖𝗘𝗡𝗦𝗢 (circa l’1-2% della sua chimica totale) o l’OE di 𝗖𝗔𝗡𝗡𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗥𝗧𝗘𝗖𝗖𝗜𝗔 (1-4%).
𝗥𝗶𝗰𝗼𝗿𝗱𝗮. Sfrutta il potere delle sinergie per aumentare l’azione antinfiammatoria dei singoli OE 😉
Link allo studio scientifico qui –> Protective Effects of β-Caryophyllene in Chronic Inflammation
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