Che questa molecola fosse tanto speciale lo si è probabilmente sempre pensato, ciò che affascina di questo studio scientifico di cui vorrei raccontarti nelle prossime righe sono i fatti riportati, che non farebbero altro che accreditare le precedenti ipotesi circa il ruolo protettivo del linalolo nei confronti della memoria e delle nostre funzioni cognitive.
Recenti ricerche scientifiche infatti si sono concentrate sul ruolo benefico che questa molecola avrebbe nei confronti delle FUNZIONI COGNITIVE e sulle EMOZIONI. Le cavie erano affette da patologie degenerative del sistema nervoso (Alzheimer) e assumevano dosi del monoterpene linalolo ogni due giorni per tre mesi.
I topi trattati con Linalolo mostravano una maggiore conservazione delle funzioni cognitive ed emozionali
Lo studio in questione, pubblicato su PUBMED, riporta come i soggetti ai quali era stato somministrato linalolo conservavano nel tempo maggiori funzioni cognitive ed emozionali; anche la memoria spaziale era decisamente più conservata e performante rispetto al campione non trattato con linalolo.
Lo studio continua illustrando come la somministrazione di linalolo si sia accompagnata anche ad una significativa riduzione di proteina β-amiloide accumulata (il morbo di Alzheimer è associato all’accumulo di proteina beta amiloide al di fuori dei neuroni), nonché ad una significativa riduzione dei livelli dei marcatori pro-infiammatori p38 MAPK, NOS2, COX2 e IL- 1β. Più nello specifico si legge:
“Linalool-treated 3xTg-AD mice showed improved learning and spatial memory and greater risk assessment behavior during the elevated plus maze. Hippocampi and amygdalae from linalool-treated 3xTg-AD mice exhibited a significant reduction in extracellular β-amyloidosis, tauopathy, astrogliosis and microgliosis as well as a significant reduction in the levels of the pro-inflammatory markers p38 MAPK, NOS2, COX2 and IL-1β.”
Linalolo: candidato per la Prevenzione della Malattia di Alzheimer???
In conclusione, emerge chiaro un ruolo benefico sostenuto da questa molecola. Capace a quanto si apprende addirittura di invertire le caratteristiche istopatologiche della malattia di Alzheimer, favorendo il ripristino delle funzioni cognitive ed emotive attraverso un effetto antinfiammatorio. Lo studio conclude esattamente così: “Thus, linalool may be an AD prevention candidate for preclinical studies” (“pertanto, il linalolo PUO’ essere un candidato per la prevenzione della malattia di Alzheimer”).
Gli oli essenziali ricchi in linalolo
In aromaterapia sono diversi gli oli essenziali ricchi in linalolo. La lavanda vera ne è certamente un esempio lampante, come anche il bergamotto e il Legno di Rosa. La maggiore fonte di linalolo in aromaterapia ci è offerta però dall’olio essenziale di Legno di Ho (Cinnamomum camphora CT linalol), anche chiamata Ravintsara a linalolo da non confondere con la Ravintsara a cineolo che utilizziamo in inverno per proteggerci da influenza e malanni di stagione! 😉
Questo olio essenziale arriva a contenere fino al 99% di linalolo, rispetto a quella che è la sua chimica globale! Linalolo puro in pratica potremo definirlo questo Legno di Ho. Nota di cuore/base, naturalmente resinosa, fresca, legnosa. Piacevole. Tanto.
FAI ATTENZIONE!!! Questi studi, e il relativo articolo che ne ho tratto, non devono in alcun modo essere scambiati per terapia o cura della malattia da Alzheimer!!! Il linalolo PUO’ certamente aiutare, soprattutto in quella che è la prevenzione della malattia, come capita spesso con tante altre molecole rintracciabili in natura che ci offrono un supporto notevole alle nostre fisiologiche funzioni e al nostro stato di benessere globale. Molto ancora c’è da indagare sul ruolo del linalolo nei confronti della memoria. Speriamo lo si faccia, questo certamente c’è da auspicarcelo! Link allo studio scientifico citato nell’articolo qui.
Post Scriptum. Questo argomento è approfondito nel corso di “Chimica degli Oli Essenziali“.