Se l’olio essenziale è puro perchè affermi che è pieno di chimica al suo interno??? Una domanda mi giunge in questi giorni, una domanda che pone nuovamente i riflettori sulla chimica di un olio essenziale e che io trovo utilissima. E di seguito ti spiegherò come mai.
Questa domanda ci invita a riflettere sul concetto di “𝗽𝘂𝗿𝗼 𝗲 𝗻𝗮𝘁𝘂𝗿𝗮𝗹𝗲” molto utilizzato (giustamente) tra i produttori di oli essenziali che ahinoi genera tanta, troppa!, confusione nella mente dei consumatori. Dunque io ti chiedo: ti sei mai soffermato sul PROFUMO dei tuoi oli essenziali??? Cosa pensi generi quel profumo che arriva alle tue narici e che viene captato dai recettori presenti nell’epitelio olfattivo??
L’olfatto è un senso CHIMICO! Ne parliamo ampiamente nel corso base di Aromaterapia Scientifica. Questo significa che i recettori olfattivi presenti nell’epitelio che tappezza le tue narici 𝗹𝗲𝗴𝗮𝗻𝗼 𝘁𝗮𝗻𝗴𝗶𝗯𝗶𝗹𝗺𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗹𝗲 𝗠𝗢𝗟𝗘𝗖𝗢𝗟𝗘 𝗢𝗗𝗢𝗥𝗔𝗡𝗧𝗜 che dai tuoi bottiglini si liberano.
Dunque sì! Anche gli oli essenziali più puri e naturali rintracciabili sul mercato, a prescindere dal loro essere notificati come Alimentari, Cosmetici o Ambientali, sono fatti di CHIMICA, tanta chimica, più di qualsiasi altro prodotto sintetico! Una chimica costituita da molecole piccine, eteree, certamente “naturale”, nel senso che il “laboratorio” di partenza che le ha ideate è madre Natura attraverso quello che è il 𝗠𝗘𝗧𝗔𝗕𝗢𝗟𝗜𝗦𝗠𝗢 𝗦𝗘𝗖𝗢𝗡𝗗𝗔𝗥𝗜𝗢 𝗗𝗜 𝗨𝗡𝗔 𝗣𝗜𝗔𝗡𝗧𝗔. Non cadiamo nell’errore di associare la chimica al sintetico. Esiste una chimica di sintesi certo, ma esiste anche una chimica “naturale”. Ebbene sì! 😉
Buon caffè, oopppsss caffeina (altro metabolita secondario), a Te che Leggi,
Alessandra